Carburanti alternativi

Per i motori a gasolio

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    Dodge Caliber Supernatural

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    Desidero aprire una discussione con la quale cercare di stabilire se i NOSTRI motori a gasolio sono in grado di utilizzare altri tipi di carburante,tralasciando tutti gli aspetti legali,fiscali e normativi.

    Mi interessa cioè,sapere se si possono usare olii di varie qualità per la trazione,senza pregiudicare l'integrità del propulsore e se ci sono variazioni delle prestazioni,se ci sono vantaggi e quali possono essere le controindicazioni.

    Ripeto:mi interessa soltanto il lato tecnico e non quello legale.

    Sappiamo che in Brasile così come a Napoli (vedi Striscia la notizia) le auto sono multi-carburante.

    Desidero solo dati certi,articoli scientifici,rilevazioni ufficiali e non opinioni personali.
    Tutto il materiale che trovate postatelo qui.

    Edited by Ariete83 - 28/9/2009, 12:00
     
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    Dodge Caliber Supernatural

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    Il "biogasolio" o "biodiesel" fu proposto su scala industriale all'inizio degli anni '90, soprattutto dal gruppo Ferruzzi - Montedison, che all'epoca cercava nuovi sbocchi per la sua produzione agricola. Il maggior produttore italiano (la Novaol) appartiene tuttora al gruppo Eridania - Montedison: lo scorso anno ha prodotto 70.000 tonnellate di biogasolio (su un consumo italiano di 125.000 tonn.) e conta di raddoppiare la produzione entro il 2002. Buone prospettive per lo sviluppo del biogasolio si hanno anche in Germania dove nel 1999 e stato inaugurato un impianto con capacità produttiva di 50.000 tonn/anno, ed un altro con capacità ancora superiore (75.000 tonn/anno) è prossimo al completamento. Anche in Francia vi sono molte iniziative a favore del biodiesel, come l'impegno del gruppo PSA (Peugeot-Citroen) ad utilizzare una miscela contenente il 30% di biogasolio per tutti i suoi veicoli di servizio a motorizzazione diesel, ed a sperimentare l'uso di biogasolio al l00% derivato dall'olio di colza) per i suoi modelli di più larga diffusione. Il biogasolio deriva da oli vegetali (di colza o di girasole) attraverso una trasformazione chimica della transesterificazione: in pratica la glicerina viene sostituita da due radicali metilici, per cui il prodotto ottenuto viene anche definito come "estere metilico di olio vegetale", oppure (nelle riviste di lingua inglese) con la sigla FAME (Fatty Acids Methyl Esters). E' stato anche proposto l'impiego di ammidi terziarie di acidi grassi (come la di-esil-lauril-ammide): rispetto agli esteri metilici avrebbero migliori caratteristiche di accensione e di scorrimento alle basse temperature. I vantaggi ambientali del biodiesel, oltre alla sua provenienza da risorse agricole rinnovabili, sono soprattutto la biodegradabilità (per cui eventuali spandimenti vengono facilmente eliminati dai batteri presenti nel terreno e nelle acque), ed una riduzione di oltre il 20% nelle emissioni di particolato; inoltre il biogasolio non contiene zolfo. E' possibile impiegare il biogasolio come additivo al normale carburante per motori Diesel, in proporzioni da 5 al 30% oppure anche puro, dal momento che i motori diesel di recente costruzione lo utilizzano in genere senza problemi.

    (Articolo trovato su internet)

     
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    Dodge Caliber Supernatural

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    Carburanti alternativi motori diesel ad olio di semi vari:
    la colza danneggia gravemente Siniscalco
    Quanto sto perdire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e' considerato "truffa" dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto.
    NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.

    La premessa criminosa e' la seguente: quando i motori diesel vennero ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo "diesel". No esisteva perche' non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.

    Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli olii vegetali, come l'olio di semi, l'olio di soia, l'olio di girasole, l'olio di semi vari, e cosi' via. Si', proprio cosi', quelli che usate in casa per friggere.

    La domanda e': e i motori di oggi? La risposta e' : idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) e' capace di bruciare uno qualsiasi degli olii che si usano in cucina, con l'eccezione dell'olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell'aria mentre bolle.
    Far passare dell'ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e' mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu' il numero di esano e' alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).

    Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e' la seguente. La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l'olio di colza. L'olio di colza e' un oliaccio di merda che le industrie usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e' che rovina il fegato molto lentamente, il secondo e' che costa poco. Costa poco nel senso che all'ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro.

    E quindi il Carlino dice che molta gente, "complice il tam tam su internet" inizia a prendere d'assalto i discount per comprare questo olio. Dopodiche' lo si ficca nel motore.

    Problemi tecnici? L'unico problema tecnico e' che l'olio vegetale e' leggermente piu' denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all'accensione. L'ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l'olio di semi vari, o l'olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e' testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e edete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.

    LA cosa che dovrete verificare e' come si comporta in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre piu' alte di olio vegetale.

    Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% - 80%. L'olio di semi, l'olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel...

    Tutto qui, direte voi?
    No, non e' tutto qui. Perche' lo stato considera questa cosa una truffa, cioe' un reato. Se voi, cioe', comprate legalissimamente un litro di olio di colza e anziche' friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che e' truffa, perche' state evadendo la tassa che c'e' sui carburanti.

    Non importa il fatto che l'automobile sia VOSTRA e anche l' olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perche' il resto del carlino NON paga l'accisa sui carburanti ad uso domestico.

    Allora, qual e' il problema? Il problema e' che il carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi', i giornalisti sono minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.

    Quindi, mi adeguo.

    Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e' noto, costa MENO di cosi', allora l'operazione e' svantaggiosa.

    Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perche'
    siccome il bilancio chimico di una pianta e' nullo, il CO2 che buttate nell'atmosfera e' lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta e' nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo sia pressoche' nullo, e le polveri sottili siano la meta' del diesel petrolifero. Siccome inquinare e' BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l'olio di colza e' SBAGLIATO perche' rispetta l'ambiente, cosa che , come sappiamo tutti, non e' giusto fare.

    Come se non bastasse, l'olio di colza ha un numero di esano leggermente (il
    3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durera' di piu', ma avra' una resa migliore e brucera' meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e' MALE, perche' dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.

    La stessa cosa vale per l'olio di canapa, che e' ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e' ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare e' BELLO, rende di piu', e non c'e' bisogno che vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e' una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona
    in italia le cui gonadi stanno piu' a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l'espressione viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un "piezz'e'core" del genere?

    Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l'ho detto!), risparmiando per di piu' di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento.


    La colza danneggia gravemente Siniscalco.
    Aut min conc.

    Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero "annuncio funerario" attorno, come nelle sigarette.

    Come mai dico questo? Dico questo non perche' sia una novita', ma perche' e' una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicita' di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicita' di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perche'.

    Siccome in USA c'e' un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia' nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto "non faccio piu' pubblicita' sul tuo giornale se non dici cosa voglio io".

    Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche', ma a me Siniscalco non fa tanto sesso.

    In generale, comunque, oltre all'olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l'olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L'unica discriminante e' il costo al litro, il che esclude l'olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densita'.

    (Altro articolo trovato su internet)

     
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    Dodge Caliber Supernatural

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    19 Giugno 2001

    Tutte le auto diesel vanno a olio di semi?
    Pare, si dice, si mormora, l'olio di semi vari, quello che in certi supermercati puoi trovare in offerta speciale sotto le mille lire, quello schifoso che se lo usi per la frittura ti azzanna il fegato con dei denti da squalo, sarebbe un perfetto carburante per tutte le auto diesel. Senza nessuna modifica. Parliamo con un meccanico che non vuole rivelare il suo nome: "Io lo uso da dieci anni, va benissimo. D'estate 100% olio di semi vari, d'inverno bisogna aggiungere un 30% di gasolio perche' col freddo diventa poco fluido."
    Un altro meccanico, che non vuole rivelarci il nome, dichiara: "Qui in giro lo usano tutti. Non c'e' nessun problema, solo se uno ha un auto che ha fatto piu' di 50mila chilometri col gasolio deve iniziare gradualmente, prima 5 litri, poi dieci litri. Praticamente devi
    disintossicare l'auto dalle schifezze che ci sono dentro il gasolio."
    Un terzo meccanico intervistato ci dice: "L'olio di semi ha una resa maggiore del gasolio del 3% e il motore si usura meno, lo abbiamo verificato mettendo un motore sul banco. E' una cosa che non vogliono che si sappia in giro e non e' difficile capire perche'. Qui quando al supermercato fanno le offerte speciali di olio di semi la gente spazzola i banchi in un ora." C'e' proprio da chiedersi quante siano le persone che si autoriducono il costo del pieno. Con un prezzo dell'olio di semi vari dalle 800 alle 1300 lire al litro e' un bell'affare. Su un pieno di 50 litri si risparmia dalle 20 alle 45 mila lire. Le differenze di prezzo dipendono dai meccanismi deliranti del mercato. Questa mattina in un supermercato di Ancona sono stati razziati alcuni bancali di lattine da 25 litri in offerta speciale a 790 lire il litro.
    C'era la gente che aveva la bava alla bocca...
    La quotazione del Sole 24 ore dell'olio di semi vari oggi era 880 lire al litro, comprandone intere cisterne da 30mila litri.
    Mille litri in comodo dispenser su bancale (un metro cubo), dotato di un simpatico rubinetto te li portano a casa a 1190 lire al litro. Ed e' garantito che il camionista e' giovane e aitante e selvaggiamente bisessuale.
    Possiamo infine domandarci: e' legale tutto questo? Da un certo punto di vista si tratterebbe di evasione delle tasse sui carburanti, d'altra parte l'ultima finanziaria ha liberalizzato la distribuzione sperimentale di 300mila tonnellate di carburante vegetale (biodiesel) detassato. A partire da Luglio sara' possibile aprire distributori di bio carburante nelle principali citta' d'Italia. Ma nessuno lo sta facendo. Quindi si potrebbe ipotizzare che il cittadino che si autoprocura un bene di cui e' legale la vendita ma che nessuno si preoccupa di vendere non compia un reato, bensi' sopperisca legittimamente alle colpevoli lacune del mercato. Che dire poi dell'indubbio beneficio ecologico?
    L'olio di semi vari e' 100 volte meno inquinante del gasolio.
     
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    Dodge Caliber Supernatural

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    http://forum.fuoristrada.it/messages/24/142702.html
     
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  6. LuCaliber
     
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    Si dice:

    Olio di colza e biodiesel

    La colza è una crucifera del genere Brassica dai semi della quale si ottiene un olio di seconda scelta. Dal punto di vista alimentare l'olio di colza è veramente pessimo perché è costituito per circa la metà da acido erucico i cui effetti negativi sulla crescita, sul fegato e sul cuore sono ormai documentati, tant'è che per legge l'acido erucico non può superare il 5% del totale degli acidi grassi negli oli di semi vari e nelle margarine. Per ovviare il problema dell'acido erucico, negli Usa è stato lanciato l'olio canola (abbreviazione di canadian oil, ottenuto da colza geneticamente modificata per abbassare il contenuto di acido erucico; è infatti conosciuto come LEAR oil, Low Erucic Acid Rape), ma anche su quest'olio i dubbi nutrizionali non mancano.


    Olio di colza e biodiesel
    L'olio di colza è l'emblema della possibilità di usare oli vegetali come carburanti per auto. La notizia non è nuova, ma periodicamente si riaccendono le speranze e scattano assalti ai supermercati per fare incetta di olio di semi per la propria vettura.

    Il vero biodiesel – Viene prodotto principalmente con olio di colza e di girasole e, come dice il nome, è sicuro e biodegradabile. Le caratteristiche principali:

    non contiene zolfo (responsabile delle piogge acide)

    rilascia poca anidride carbonica durante la combustione

    è compatibile con il funzionamento e le prestazioni dei motori

    è meno fumoso del gasolio tradizionale

    consente una maggiore efficienza delle marmitte catalitiche.

    Gli oli vegetali vengono trasformati in biodiesel con una modalità di produzione che arriva a una miscela finale di esteri metilici degli acidi grassi (processo di transesterificazione); per produrre un kg di biodiesel occorrono circa 2,5 kg di semi e un kg di olio. Il rapporto fra le quantità di carburante e di olio di semi è quindi molto vicino all'unità; il processo però costa ed è il rovescio della medaglia dei punti positivi precedentemente espressi: infatti il biodiesel costa il doppio del gasolio. Grazie ad agevolazioni fiscali (limitate però a quantità predeterminate, 300.000 t/anno, finanziaria 2001) che esonerano dall'accisa, il costo può scendere sotto quello del gasolio.

    La trovata – Molti automobilisti hanno scoperto che è possibile far funzionare le auto diesel con semplice olio di colza o, al limite, olio di semi vari. Cosa c'è dietro questa scoperta?

    Applicando il banale principio del Ma se… è abbastanza normale ritenerla molto dubbia: ma se basta l'olio di colza, le aziende che producono Biodiesel che chimici hanno? Un mare di complicazioni quando si poteva usare il prodotto iniziale? Evidentemente devono esserci delle difficoltà. Vediamole.

    Si consiglia di mischiare olio di semi e gasolio. Le percentuali variano da un 30-35% d'inverno a un massimo del 60-70% d'estate. Quindi il risparmio è più modesto di quello che si avrebbe con una sostituzione totale. Non va oltre i 20 centesimi per litro. Con una percorrenza media il risparmio arriva a 200 euro all'anno, ma occorre approvvigionarsi di quantità non indifferenti di olio di semi. In altri termini, per risparmiare (forse) 200 euro all'anno spendo un po' del mio tempo a caricarmi lattine di olio di semi in macchina: se usassi quel tempo per lavorare (anche semplicemente tagliando il giardino ai miei vicini di casa) probabilmente guadagnerei la stessa cifra. Morale: la vicenda dell'olio di colza è un esempio di falsa furbizia.

    Non tutti i motori accettano bene l'olio di colza (di semi); in diversi casi si hanno danni alla pompa o agli iniettori; tali danni sono documentati nei vari forum sull'argomento da utenti che hanno provato l'innovazione, ma sono dovuti tornare al gasolio.

    L'utilizzo di olio di colza fa decadere la garanzia, quindi è abbastanza logico pensare che la casa automobilistica possa comunque far pagare al cliente anche danni non provocati dall'olio di colza. Nell'immagine lo sportello del serbatoio della nuova Skoda "Octavia": il fatto che il gruppo Volkswagen è sempre stato fra i sostenitori del biodiesel dovrebbe far meditare…

    L'uso di olio di colza come carburante è illegale perché chi lo fa froda il fisco. Secondo il Testo Unico in materia di accise (1995), qualsiasi prodotto usato come carburante o come additivo deve essere soggetto a tassazione. Su questo punto c'è molta confusione perché molti pensano di essere in regola confondendo l'IVA con l'accisa.

    Come si vede il trucco dell'olio di semi è una di quelle scorciatoie che piacciono tanto a chi vuole essere furbo senza fare fatica. Purtroppo in pratica non funziona granché se non per la sottile soddisfazione di aver fregato il governo. La cosa più incredibile è che la sostituzione del gasolio con normale olio di colza è perorata spesso da personaggi vicini all'ecologismo più puro.

    Ebbene questi personaggi, abbagliati dall'aver trovato finalmente qualcosa che regge a livelli di costi con i derivati del petrolio, dimenticano la loro coscienza ecologista e non si chiedono i danni che subirebbe l'ambiente se tutti usassero olio di colza (un esempio di come la rabbia sociale limiti spesso ogni atteggiamento razionale). Infatti, come sa chiunque abbia una coscienza alimentare, il punto di fumo di oli di semi di scarsa qualità è molto basso, tant'è che sono sconsigliati per la frittura. Ciò significa che a temperature tutto sommato modeste rilasciano sostanze tossiche. Il principio di lavorazione che partendo dall'olio di colza o di girasole arriva al vero biodiesel serve anche per evitare che ciò accada. Quindi chi usa olio di semi per il proprio motore è sicuramente un inquinatore.

    Il futuro – L'impiego e l'espansione del biodiesel (quello vero) è previsto dall'Unione europea che nella direttiva 30/2003 fissa per il 2010 in Italia un consumo di 800.000 tonnellate annue in modo da coprire una quota di circa il 5% del totale dei carburanti. Sicuramente è poco, ma la direzione giusta è la pressione per accelerare e far aumentare questa quota, non certo quella di trovare improbabili soluzioni fai da te e ritenersi al massimo livello della furbizia…
     
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  7. orangefox
     
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    Discussione interessante alle quale mi piacerebbe apportare un po' di esperienza personale.

    Prima dell'amata Caly, avevo un Citroen C3, la HDI 1.4 da 92cv, motore piccolo e molto spremuto, ma gran motore, ha fatto 140.000 km in 3 anni e mezzo e mai un problema al motore.

    Su questa ho usato:

    Diesel normale
    Diesel "speciali" (blu diesel)
    Diesel aggiunto ad olio di colza (10%)
    Diesel agricolo

    Vi dico solo che andava meglio ed era più silenzioso il motore negli utlimi due casi.

    Anche la Caly funziona MOLTO bene col diesel agricolo. :)

    Giusto per fermare eventuali dubbi:

    1) Il gasolio agricolo è gasolio NORMALE colorato per identificarlo. Il costo medio in Italia è di 0,80.
    Non si tratta di un carburante meno raffinato o altro, anche perché i moderni motori diesel agricoli sono common rail.

    2) L'olio di colza brucia meglio del diesel normale, fuma meno e inquina meno. E sta continuando a funzionare benissimo nella C3 di un mio amico, in percentuale 20%.
     
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  8. Squirt
     
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    Orangefox....dunque tu l'hai usato sulla caly? Se si, come và? E poi (qui mi lincerete per l'osservazione) il motore 2.0 CRD della caly è in realtà il 2.0 TDI volkswagen che è nota per non avere il common-rail ma l'iniettore pompa, quindi diverso dagli altri propulsori e necessita di un pre-riscaldamento mooooolto ridotto rispetto ai vecchi diesel. Quindi i famosi carburanti alternativi non dovrebbero danneggiarlo affato il motore della nostra beniamina! Giusto?
     
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  9. orangefox
     
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    Ciao Squirt

    guarda, non penso che nessuno venga linciato qui, mai! :D
    Il preriscaldamento è molto ridotto per tutti i motori diesel iniezione diretta moderni, sia che siano common rail che iniettore-pompa. Tieni presente che questa ultima tecnologia, portata avanti con ostinazione da VW, sarà comunque sostituita dal common rail, che ha ancora più spazio per una evoluzione nella riduzione delle emissioni inquinanti.
    Se non sbaglio, il 3.0 TDI del gruppo VW è già un common rail.
    Allora, per quanto ne so, l'iniettore-pompa è più problematico in quanto l'olio motore è utilizzato anche per far funzionare gli iniettori (Tra l'altro, regola aurea dell'ingegneria è sempre quella che meno pezzi ci sono, più è difficile che qualcosa si rompa).
    Per questo il nostro motore è più ruvido e rumoroso rispetto, ad esempio, ad un BMW di pari cilindrata, specie a freddo.
    Tutto funziona meglio quando l'olio è in temperatura. E per questo il motore consuma olio... finisce in camera di combustione, qualche volta...

    Allora, io nella Caly ho usato tutto quanto ho detto, ed ho notato che, essendo certi diesel leggermente poco "oleosi", alla fine aggiungendo un po' di colza si migliora la silenziosità. Anche il gasolio agricolo è ottimo, anche perché alla fine è un gasolio normale. Io sono fortunato, perché ho una cisterna mia, e il tempo di stoccaggio permette di far depositare tutte le impurità d sole.

    Sia chiaro, aggiungere un po' di olio di colza NON è giustificato dal punto di vista del risparmio. Se pensiamo ad un pieno, che costa circa 60 Euro, significa che puoi risparmiare (al 10%) al massimo 4 Euro. Per carità, non è disprezzabile, ma non è risolutivo.


    Per quanto riguarda tutti i carburanti alternativi, se parli di biodiesel, il problema non è della pompa, ma della centralina, che deve regolare in maniera differente l'immissione del carburante.

    Il motore a ciclo Diesel, in se, è un "mangia tutto". Il problema è che se la centralina può essere adattata, o farlo autonomamente, allora ok. Altrimenti, il motore girerà non bene.

    Per percentuali fino al 20%, i parametri della centralina cambiano poco...

    Ultima cosa (davvero, sennò divento il logorroico del forum!), i consumi rilevati. In un uso normale, misto, (50% strade extraurbane, 30% città e 20 % autostrada) i consumi, usando i famosi carburanti speciali (Blu Diesel, Oro Diesel, Vpower...), calano di circa 0,2 litri per 100 km. Almeno è quello che mi segna la Caly. Direi che il gioco NON vale la candela, se fate due conti...
     
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  10. Squirt
     
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    Spiegazione perfetta.....non c'è che dire! Comunque si, il 3.0 TDI della volkswagen è già un common-rail.
     
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  11. orangefox
     
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    Eggià... il common rail è meglio, decisamente. Solo che sotto Pich, tutti soldi spesi per la ricerca sull'iniettore-pompa, dovevano pur essere ammortizzati...

    Vuoi mettere per un tedesco dire che un'invenzione italiana (il common rail) è meglio?? Naaa!!

    Il 3.0 avrebbe avuto grossi problemi di rumorosità, consumo olio, ecc. Inoltre, sarebbe stato costosissimo da realizzare.

    Per questo dico che avrei voluto un motore Fiat... li monta Saab, accidenti!! :D I common rail Fiat sono motori fantastici, ed Opel e Saab devono ringraziare Fiat per aver avuto motori diesel decenti. I vecchi 1.7 e 2.0 di GM erano dei motori quasi due tempi, per tanto olio che mangiavano...

    Comunque, questo abbiamo e questo ci teniamo...
     
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  12. raimondo56
     
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    una precisazione....
    il progetto "iniettore - pompa" non verrà abbandonato dai tecnici vw, anzi è ripresa la ricerca e lo sviluppo di un motore di 3 litri a sei cilindri con tale tecnologia.
    Questo nuovo impulso è stato dato proprio dalle case costruttrici americane che hanno commissionato alla vw circa un milione di motori 2 litri come il nostro.
    L'avvio di tale ordine fù del 2005 anno in cui venne presentata la nostra.

    sulle mie volvo ho sempre utilizzato carburanti di primissima scelta, la prima una 740 gle td ha percorso la bella distanza di 750.000 km, la seconda una superpolar sempre 2,5 litri è stata rottamamta a 450.000 km per un incidente, la terza una 850 gle l'ho venduta a 350.000 km ad un mio contabile e ancora và

    sulla cali dopo l'incidente in iziale dovuto a diesel sporco uso solo bluediesel
     
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  13. orangefox
     
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    Ciao Raimondo,

    guarda, la sfiga di un benzinaio che vende il gasolio appena riempita la cisterna può capitare a tutti, anche se usi il bluediesel.
    Devo dire che differenze io non ne ho sentite tra il diesel normale ed il bludiesel o altri "speciali", a parte il costo da pazzi. Sinceramente, trovo che la situazione del costo del diesel in Italia sia al limite del furto da parte delle compagnie petrolifere, e lo trovo uno scandalo.
     
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  14. raimondo56
     
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    ciao orangefox
    ti posso parlare per esperienza personale in quanto in 28 anni di gite in camper ne ho fatti moltissimi di km in tutta europa; basta che esci dall'italia per trovare un diesel migliore, in francia sono riuscito a fare molti più km a parità di pieno e poi sulle salite il camper all'estero è andato sempre meglio che sul suolo patrio.
    A parte gli esmpi che potrebbero essere molteplici c'è proprio una differenza nella molecola, il bludiesel o altro di pari requisiti ha una purezza maggiore e la resa del motore è sicuramente maggiore, ciò non toglie che motori del tipo common reil non siano tanto "sensibili" come il nostro iniettore pompa.
    poi questa è solo una mia osservazione, non consiglio ne tantomento impongo a nessuno l'uso di uno o dell'altro tipo di gasolio.
     
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  15. Amosquita
     
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    User deleted


    se ho imparato dalla lezione....3 pieni di gasolio normale...1 pieno di bluediesel....
    o no ray?
     
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23 replies since 16/12/2007, 20:10   712 views
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